In questa parte della lettera di Paolo ai Corinzi, viene ulteriormente esplorata la natura dell'amore. L'amore è descritto come qualcosa che non trae piacere dal male o dall'ingiustizia. Questo significa che l'amore non trova soddisfazione nel vedere gli altri soffrire o nella presenza di ingiustizie. Al contrario, l'amore trova gioia nella verità, nell'onestà e nel trionfo di ciò che è giusto. Questo versetto funge da guida morale, suggerendo che l'amore genuino è intrinsecamente buono e allineato con la verità. Incoraggia gli individui a coltivare un amore che sia puro e giusto, allontanandosi da qualsiasi forma di inganno o danno. Così facendo, l'amore diventa una forza che eleva e sostiene la verità, promuovendo una comunità in cui prevalgono integrità e rettitudine. Questa prospettiva sull'amore è universale, trascende i confini culturali e denominazionali e incoraggia i credenti a riflettere su come possano incarnare questi principi nella loro vita quotidiana.
Non si rallegra dell'ingiustizia, ma si rallegra della verità.
1 Corinzi 13:6
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