Con la vita di re Davide che volge al termine, egli chiama a sé Betsabea, sua moglie. Questo gesto non è solo un momento personale, ma un passo cruciale per garantire la continuità della sua dinastia. Il figlio di Betsabea, Salomone, è destinato a succedere a Davide come re, una decisione che si allinea con la promessa di Dio a Davide riguardo alla sua discendenza. La convocazione di Betsabea sottolinea la sua importanza e influenza nella corte reale, così come il significato di suo figlio nel piano divino per Israele. Questo momento riflette i temi dell'eredità, della provvidenza divina e del compimento delle promesse di Dio. Le azioni di Davide dimostrano l'importanza di prepararsi per il futuro e di garantire che il leader scelto da Dio sia pronto a guidare la nazione. Inoltre, mette in luce il ruolo delle donne nella storia biblica, poiché la presenza e l'influenza di Betsabea sono fondamentali per lo sviluppo dei propositi divini.
Allora il re Davide chiamò Betsabea, e le giurò dicendo: "Com'è vero che il Signore vive, che ha riscattato l'anima mia da ogni angustia, così farò per te, come ti ho giurato per il Signore, Dio d'Israele: tuo figlio Salomone regnerà dopo di me, e siederà sul mio trono al mio posto". E Betsabea si inchinò con la faccia a terra e si prostrò davanti al re, dicendo: "Viva il re Davide, mio signore!".
1 Re 1:28
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