In questo passo, Saul, il primo re d'Israele, dimostra la sua leadership organizzando un gruppo selezionato di soldati per servire come esercito permanente. Sceglie tremila uomini, un numero relativamente ridotto, che indica un focus su una forza agile ed efficiente. Duemila soldati rimangono con Saul a Mikmash e nella regione collinare di Betel, aree strategicamente significative per la difesa e il controllo. Nel frattempo, suo figlio Gionatan comanda mille uomini a Ghibea di Beniamino, un'altra posizione cruciale. Questa distribuzione delle forze suggerisce un piano strategico per proteggere Israele da minacce esterne, specialmente dai filistei, che rappresentavano una costante minaccia in quel periodo.
Inviando il resto degli uomini a casa, Saul consente alla maggior parte della popolazione di continuare le proprie vite normali, essenziale per mantenere l'economia e la stabilità sociale. Questa decisione riflette un equilibrio tra preparazione militare e il benessere della nazione. Le azioni di Saul sottolineano l'importanza della pianificazione militare strategica e la necessità di proteggere la nazione, considerando anche la vita quotidiana dei suoi cittadini. Questo approccio ricorda il delicato equilibrio che i leader devono mantenere tra sicurezza e le esigenze della popolazione.