Paolo, Silvano e Timoteo aprono la loro lettera alla chiesa di Tessalonica con un caloroso saluto, enfatizzando l'unità e la fede condivisa che li unisce. Questo saluto non è solo una formalità; riflette la profonda connessione spirituale e il sostegno reciproco che caratterizzavano le prime comunità cristiane. Rivolgendosi alla chiesa come "in Dio nostro Padre e nel Signore Gesù Cristo", gli autori affermano la centrale credenza cristiana nella natura divina di Cristo e nella relazione intima tra Dio e i suoi seguaci.
La menzione di Dio Padre e di Gesù Cristo è significativa, poiché sottolinea il duplice fondamento della fede cristiana. Essa evidenzia la convinzione che Gesù è il Messia e il Figlio di Dio, che è parte integrante della fede e della vita della chiesa. Questa apertura prepara il terreno per i temi di incoraggiamento, perseveranza e fedeltà che vengono esplorati nel corso della lettera. Ricorda ai credenti la loro identità in Cristo e la forza che deriva dall'essere parte di una famiglia spirituale.