Il libro di Ester racconta una storia drammatica di sopravvivenza e trionfo per il popolo ebraico nell'Impero Persiano. Questo versetto segna un punto significativo nella narrazione, in cui viene riportato al re Xerxes il numero di coloro che sono stati uccisi nella cittadella di Susa, la capitale dell'impero. Questo evento si verifica dopo che Ester, la regina ebraica, interviene coraggiosamente per salvare il suo popolo da un massacro pianificato orchestrato da Aman, un alto ufficiale. Il re aveva precedentemente emesso un decreto che consentiva agli ebrei di difendersi dai loro nemici.
Questo rapporto al re segna la difesa riuscita del popolo ebraico, evidenziando i temi della giustizia e dell'intervento divino. Gli ebrei, che un tempo erano vulnerabili, ora sono in grado di proteggersi, illustrando un capovolgimento delle loro sorti. La narrazione riflette la mano invisibile di Dio nel guidare e proteggere il Suo popolo, incoraggiando i lettori a confidare nella giustizia e nella provvidenza divina anche in circostanze difficili. Serve anche come promemoria dell'importanza del coraggio e della difesa contro l'ingiustizia.