Il nono capitolo della lettera agli Ebrei confronta il culto nel santuario terrestre con quello celeste. L'autore descrive il sistema di sacrifici e rituali dell'Antico Testamento, evidenziando la sua imperfezione e la necessità di un sacrificio perfetto. Cristo è presentato come il sommo sacerdote che entra nel santuario celeste, non fatto da mani umane, per offrire Se stesso come sacrificio per i peccati. Questo capitolo sottolinea l'importanza del sacrificio di Cristo, che non solo purifica i peccati, ma offre anche una redenzione eterna. L'autore invita i lettori a comprendere la grandezza del sacrificio di Gesù e il Suo ruolo unico come mediatore tra Dio e l'umanità.
Ebrei Capitolo 9
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