Durante l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, la folla lo accolse con rami di palma, un simbolo tradizionale di vittoria e pace. Questo gesto profondo significava il riconoscimento di Gesù come re vittorioso. I gridi di "Osanna" esprimevano sia lodi che un appello alla salvezza, riconoscendo Gesù come colui che viene nel nome del Signore. Questa acclamazione adempie le profezie dell'Antico Testamento riguardo al Messia, colui che avrebbe portato liberazione a Israele.
La frase "Benedetto colui che viene nel nome del Signore" è un riferimento diretto al Salmo 118, un salmo messianico che parla dell'arrivo dell'unto del Signore. Chiamando Gesù "re d'Israele", la folla esprimeva la speranza che Egli stabilisse il regno di Dio sulla terra. Questo evento è celebrato nella tradizione cristiana come la Domenica delle Palme, segnando l'inizio della Settimana Santa.
La scena cattura la gioia e la speranza che la presenza di Gesù porta, così come l'anticipazione del suo regno. Serve da promemoria della venerazione e della celebrazione che Gesù, venendo a portare salvezza, merita da tutti i credenti.