In questo versetto, vediamo un'espressione profonda della relazione tra Dio Padre e Gesù, il Figlio. Sottolinea l'autorità e il potere divino che Gesù possiede, comparabile a quello di Dio Padre. L'abilità di risuscitare i morti e dare vita è un aspetto significativo del potere divino, tradizionalmente attribuito solo a Dio. Affermando che anche il Figlio ha questo potere, il versetto conferma la divinità di Gesù e il suo ruolo integrale nel piano divino di salvezza.
Questo passaggio rassicura i credenti che Gesù non è solo un messaggero, ma è attivamente coinvolto nel lavoro di donare vita. Questa vita non è solo resurrezione fisica, ma anche vita spirituale ed eterna, che Gesù offre a coloro che credono in lui. Riflette la grazia e la misericordia di Dio, che desidera dare vita in abbondanza. Per i cristiani, questo versetto è una fonte di speranza e sicurezza, ricordando loro il potere di dare vita di Gesù e la sua disponibilità a condividere questo dono con l'umanità.