Il diciottesimo capitolo di Apocalisse descrive in dettaglio la caduta di Babilonia, la grande prostituta, e il lutto delle nazioni che ne derivano. Giovanni illustra la devastazione e la distruzione che colpiscono questa città simbolica, rappresentante della corruzione e dell'opposizione a Dio. I mercanti e i re della terra piangono la sua caduta, riconoscendo la perdita delle ricchezze e del potere. Questo capitolo evidenzia la giustizia di Dio e il compimento delle sue promesse di giudizio. La caduta di Babilonia serve da monito per i credenti, esortandoli a rimanere lontani dall'immoralità e dall'ingiustizia. La narrazione invita i lettori a riflettere sull'importanza di vivere una vita che onori Dio, evitando le tentazioni del mondo e cercando la sua giustizia.
Apocalisse Capitolo 18
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