Matteo 12:17 funge da ponte tra l'Antico e il Nuovo Testamento, illustrando come la vita e il ministero di Gesù adempiano le profezie delle Scritture ebraiche. Questo versetto si riferisce specificamente alla profezia di Isaia, dimostrando che Gesù è il Messia atteso che incarna le speranze e le aspettative di Israele. Adempiendo queste profezie, Gesù convalida la continuità e l'affidabilità della parola di Dio, rafforzando l'idea che il piano di Dio è coerente e intenzionale.
Il riferimento a Isaia evidenzia anche l'importanza della profezia nella comprensione del ruolo e della missione di Gesù. Rassicura i credenti che le azioni di Gesù non erano eventi isolati, ma parte di un piano divino che si stava sviluppando da secoli. Questo compimento della profezia è un pilastro della fede cristiana, affermando che Gesù è il Salvatore promesso che porta a compimento le promesse di Dio. Invita i credenti a fidarsi dell'affidabilità delle Scritture e della fedeltà di Dio nel mantenere la sua parola, incoraggiando una fede più profonda e una comprensione dell'interconnessione della narrazione biblica.